lunedì 17 febbraio 2020

La terra degli Anunnaki

Dettagli

Titolo: La terra degli Anunnaki
Autori: Francesco Brandoli, Gabriele Campagnano, Giuseppe Cerniglia, Fabrizio Fangareggi, Alessandro Forlani, Claudio Foti, Gilbert Gallo, Andrea Gualchierotti, Alberto Henriet, Riccardo Maggi, Luca Mazza, Andrea Oliva, Jack Sensolini, Mirko Sgarbossa, Luca Valentini
Copertina: Andrea Piparo
Curatore: Francesco La Manno
Grafica e impaginazione: Mala Spina
Editore: Italian Sword&Sorcery Books
Collana: Adompha n.3
Formato: digitale
Genere: sword and sorcery / dark fantasy /antichi astronauti
Data di pubblicazione: 15 febbraio 2020
Pagine: 229 
Prezzo: 4,99 euro
ISBN: 978-88-944696-2-2
Introduzione di Luca Valentini.

Sinossi

Indicibili sovrani cosmici, divinità blasfeme per cui l’uomo non è che una marionetta di carne, nata per servire. Questi sono gli Anunnaki, la stirpe aliena giunta dal Grande Vuoto per prendere possesso dell’antica Terra fra i due Fiumi, la Mesopotamia.
E in uno scenario dove empie piramidi di pietra e acciaio svettano contro i cieli stellati, e re millenari innalzano il loro scettro sopra il mondo primevo, agli uomini non resta altra scelta che inchinarsi o perire, assoggettati al volere di dèi senz’anima. E’ il tempo in cui ardono i sacri fuochi di Marduk, e il dio Enki raduna le sue schiere inumane. E’ il tempo degli Anunnaki!

domenica 17 novembre 2019

Dettagli

Titolo: Rus’
Autore: Fabio Andruccioli
Copertina: Andrea Piparo
Curatore: Francesco La Manno
Grafica e impaginazione: Mala Spina
Editore: Italian Sword&Sorcery Books
Collana: Adompha n.2
Formato: digitale
Genere: sword and sorcery / dark fantasy
Data di pubblicazione: 15 novembre 2019
Pagine: 150 circa
Prezzo: 3,50 euro in offerta
ISBN: 978-88-944696-1-5
Il volume contiene anche i seguenti apparati critici:
  • “Eroismo e orrore nella Rus’” di Francesco La Manno.
  • “La corte delle teste dorate” di Lorenzo Pennacchi.

Sinossi

Rus’ è un’antologia di dieci racconti, scritti da Fabio Andruccioli, dove la storia della Rus’ di Kiev fa da sfondo a vicende sword and sorcery dalle tinte dark e horror. Leitmotiv della raccolta è il progressivo avanzare della cristianità nelle regioni dominate dai Variaghi (o Rus’ secondo le fonti arabe) e l’inevitabile scontro con le divinità e le creature del folklore della tradizione slava. In ogni storia, i protagonisti si troveranno tra due fuochi: il nuovo corso proveniente da Costantinopoli e le ancestrali credenze tramandate davanti a un focolare nella pianura russa.
I dieci racconti in antologia sono ambientati lungo l’arco di vita della monarchia russa nata alla fine del decimo secolo sulle sponde fiume Dnepr, per lo stanziarsi di alcune popolazioni di origine svedese, dette Variaghi (dalle fonti bizantine) o Rus’ (da quelle arabe). I primi due racconti (Borevit e La settimana delle Rusalki) narrano proprio questo primo periodo di incontro tra le popolazioni slave, finniche e baltiche con le squadre di mercanti e mercenari. Ma oltre alle persone, i variaghi incontreranno anche la manifestazione di antiche divinità e di creature malvagie.
I racconti successivi vedono invece un’inversione di tendenza: il cristianesimo che si fa strada nella pianura russa, accompagnando le squadre di Rus’ nella ricerca di tributi e nella consolidazione del potere centrale di Kiev. Il morbo di Novgorod, Baba Jaga La maschera del Pryp”Jat’ sono racconti che hanno proprio nel contrasto tra il vecchio e il nuovo il loro fulcro narrativo che, storicamente, porterà alla doppia fede della doeverie nei territori slavi e russi.
I tre racconti successivi narrano invece le vicende che avvengono durante il periodo di maggiore potenza della Rus’ di Kiev, cioè i regni dei principi Vladimir e Jaroslav, rispettivamente definiti “il Grande” e “il Saggio”: sullo sfondo delle vicende di fantasia eroica e orrorifiche, i rapporti di forza con Costantinopoli e la necessità di consolidare il potere temporale del Gran Principe con l’imposizione della nuova fede cristiana, che verrà a scontrarsi, nuovamente, con antichi rituali (La piaga del Podil), creature e templi sepolti (Il Labirinto) e oracoli di sventura (Le profezie de Likho) che coinvolgeranno anche la principessa bizantina Anna Porfirogenita.
Gli ultimi due racconti vedono già una Rus’ di Kiev in declino (Il giudice) e radicata geopoliticamente nell’europa medievale, per poi arrivare alla caduta inetivatibile per mano mongola (Alena).
L’opera, che può essere definita come un mix tra avventura sword&sorcery e un orrore weird, non vuole essere una perfetta ricostruzione storica di ciò che è stata la Rus’ di Kiev (anche perché le fonti storiche, soprattutto sulla sua fondazione, non sono così attendibili) ma un omaggio a quello che è il patrimonio folklorico dei paesi slavi e le sue creature, oltre alla particolare conformazione del pantheon slavo dell’epoca, ibridato dalla contaminazione della fede variaga di origine vichinga.

Autore

Fabio Andruccioli, classe 1985, è nato e cresciuto a Pesaro tra fumetti, libri, musica e giochi di ruolo. Laureato in Comunicazione e Pubblicità per le Organizzazioni, nella vita si occupa di webmarketing e passa il suo tempo tra il ruolo di padre, marito e musicista. Ma è dopo il tramonto, nel silenzio della città, che si trasforma in autore horror e fantascientifico. Tra le sue ultime uscite I Racconti della Stua, Lethal Books 2018, Il tramonto dei gufi, Delos Digital 2017, Prima del monsone, Delos Digital 2018. Collabora con i portali Ignoranza Eroica, Italian Sword&Sorcery, Heroic Fantasy Italia. È arrivato al primo posto al concorso letterario Thoth Amon (Italian Sword&Sorcery, 2019) e al Torneo Schiaffantasy (Ignoranza Eroica, 2018).

Italian Sword&Sorcery festeggia il suo compleanno con Fabio Andruccioli

Sono ormai trascorsi due anni dalla nascita di Italian Sword&Sorcery, l’unica associazione culturale in Italia che si occupi di riportare in auge la fantasia eroica. Possiamo affermare con orgoglio di aver mantenuto in questo arco di tempo una salda coerenza nel nostro progetto. Abbiamo infatti pubblicato nove ebook esclusivamente dedicati allo sword and sorcery e abbiamo permesso agli appassionati del genere di immergersi nuovamente nelle atmosfere dell’heroic fantasy, dopo decenni di assenza del genere dal mercato. Inoltre, abbiamo avviato una proficua collaborazione con varie testate giornalistiche online e cartacee che ci hanno permesso di diffondere la fantasia eroica anche in contesti prettamente mainstream, nei quali la narrativa dell’immaginario difficilmente trovava asilo fino a pochi anni fa.
Tra le varie attività culturali che abbiamo messo in piedi non può essere dimenticato il Concorso Thoth-Amon, prima e unica competizione artistica in Italia interamente rivolta allo sword and sorcery, che permette al vincitore di accedere alla pubblicazione con Italian Sword&Sorcery Books. Nella passata edizione è stato Fabio Andruccioli ad aggiudicarsi il primo posto con Borevit, racconto che ci ha lasciati a bocca aperta per qualità e originalità.
Vi chiedo perdono, ma vorrei ora concedermi una piccola digressione perché voglio spendere qualche parola su questo ragazzo.
Fabio Andruccioli ha seguito un lungo percorso per raggiungere i risultati odierni. Ha sempre tenuto a collaborare con noi, ma non ha avuto accesso alla nostra casa editrice al primo tentativo e ha dovuto superare non pochi ostacoli per ottenere quello che desiderava. L’Autore è stato scartato per ben due volte dal Thoth-Amon, ma non si è mai dato per vinto. Viceversa, ha espressamente chiesto molteplici consigli per migliorare la propria prosa e per studiare, e nel corso degli anni ha raggiunto un ottimo livello che gli ha permesso di prevalere su tutti i partecipanti alla competizione. Questo dimostra da parte sua un buon temperamento, una volontà d’acciaio e un’umiltà difficilmente riscontrabile in molti dei suoi colleghi che, pur essendo degli “illustri sconosciuti”, o peggio dei perfetti cialtroni e degli assoluti incapaci, si mettono in luce più per il proprio ego ipertrofico che le proprie reali qualità letterarie. Ma tant’è.
Tornando a noi, volendo portare avanti il filone di fantasia oscura della collana Adompha, inaugurata con Iperborea. Oscuri canti, del maestro dell’horror Nicola Lombardi, nella quale si effettua una commistione di weird ed heroic fantasy nel miglior stile delle opere di Clark Ashton Smith, abbiamo deciso di affidare proprio a Fabio Andruccioli l’arduo compito di scrivere un’antologia di racconti autoconclusivi ambientati nella Rus’ medievale, in cui in ogni storia compaiono protagonisti diversi e dove i fatti storici si fondono in un perfetto amalgama con l’orrore soprannaturale e con il fantastico.

domenica 29 settembre 2019

L'Artiglio. L'oro del Dio Hunn di Donato Altomare


Titolo: L’Artiglio. L’oro del Dio Hunn
Autore: Donato Altomare
Copertina: Andrea Piparo
Curatore: Francesco La Manno
Editing: Annarita Guarnieri e Francesco La Manno
Grafica e impaginazione: Mala Spina
Editore: Italian Sword&Sorcery Books
Collana: Valusia n.4
Formato: digitale
Genere: sword and sorcery 
Data di pubblicazione: 29 settembre 2019
Pagine: 200 circa
Prezzo: 3,30 euro in offerta
ISBN: 978-88-944696-0-8
Il volume contiene anche i seguenti apparati critici:
  • Il ritorno dell’Artiglio di Francesco La Manno;
  • Ove regna il fato avverso di Cristiano Saccoccia.

Sinossi

Il sogno dell’Artiglio è quello di vivere una vita normale con la donna che ama. Ma è destinato a non invecchiare e a tentare di salvare la sua donna rapita dal Mago della Pioggia. Ogni passo un’avventura, ogni cavalcata una lotta, quasi il mondo intero tenti di non fargli raggiungere il suo scopo. Eppure più ardua si fa la strada, può tremenda la lotta, più il Guerriero centuplica i suoi sforzi per liberare la sua amata. Ma non ha contro solo uomini, mostri, maghi e dei. Ha contro anche il destino.

Autore

Donato Altomare nasce a Molfetta nel 1951 e vi risiede. Laureato in Ingegneria Civile, esercita la libera professione. Sposato con Loredana Pietrafesa ha tre figli. Narratore, saggista, poeta, ha pubblicato oltre trecento opere (racconti, romanzi, saggi, poesie, prefazioni, recensioni, ecc.) con diversi editori (Mondadori, Tabula Fati, Solfanelli, Fanucci, Giunti, Fazi, Della Vigna, Delos, Perseo, Elara, Altrimedia e molti altri) in Italia ma anche all’estero (Rep. Ceka, Slovacchia, Serbia, Finlandia, Ucraina, Albania, Messico, ecc.). Ha vinto numerosi premi tra i quali il premio della critica Ernesto Vegetti per il Romanzo ‘Sinfonia per l’Imperatore’, (Elara ed. Bologna, 2010)  due volte il Premio Urania di Mondadori con ‘Mater Maxima’ nel 2000 (Mondadori, 2001) e ‘Il dono di Svet’ nel 2007 (Mondadori, 2008), ‘Le Ali della Fantasia’ con ‘Surgeforas’, (Tabula Fati, Chieti, 2006), ma anche il Premio città di Livorno, il Premio città di Andria, e altri.  Ha vinto otto volte il Premio Italia. Fa parte dei ‘Poeti La Vallisa’ di Bari. Molti suoi lavori sono stati rappresentati in teatro, specie in campo umoristico, mentre di recente il suo monologo FIDES è stato rappresentato a Molfetta e a Genova. Ha collaborato con alcune emittenti televisive e radiofoniche locali. E’ stato intervistato durante una trasmissione su RAI Radio 2 e ha partecipato alla trasmissione televisiva di RAI 2 ‘Le città del Giro’ del 2017. Sono state tenute tesi di laurea su di lui. Dal 2013 è Presidente della World SF Italia, l’unica associazione italiana degli operatori della fantascienza e del fantastico legalmente costituita.

domenica 24 febbraio 2019

Iperborea. Oscuri canti di Nicola Lombardi

Dettagli

Titolo: Iperborea. Oscuri canti
Autore: Nicola Lombardi
Copertina: Andrea Piparo
Curatore: Francesco La Manno
Editing: Francesco La Manno e Annarita Guarnieri
Grafica e impaginazione: Mala Spina
Editore: Italian Sword&Sorcery Books
Collana: Adompha n.1
Formato: digitale
Genere: sword and sorcery / dark fantasy
Data di pubblicazione: 24 febbraio 2019
Pagine: 151 circa
Prezzo: 3,50 euro
ISBN: 978-88-943230-5-4
Con i saggi di Francesco La Manno e Lorenzo Pennacchi

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Sinossi

Ambientati sulla mitica isola di Iperborea, terra di prodigi e oscure meraviglie, i sette racconti che compongono questa raccolta si propongono di esplorare le potenzialità narrative di questo immaginifico e terrificante universo.
Ci ritroveremo quindi a cercare assieme a re Hudmek la principessa Laghmira, rapita dal mostruoso dio-ragno Arpheg-Hor (Alla grotta di Arpheg-Hor); conosceremo l’ira distruttiva e la maledizione di un orso colossale (Il sangue di Uhr); oseremo entrare in una favolosa torre stregata, attirati dal miraggio di inimmaginabili tesori (La Torre Rossa); ci addentreremo nel bosco in cui si annida l’inconoscibile, famelica divinità Orru-Tsogha (La nona offerta); assisteremo agli stratagemmi adottati dai malefici loorval, i demoni dei ghiacci, per procacciarsi le loro prede umane (Cuori di ghiaccio); assisteremo alla rivolta che porterà alla caduta della dea Seftaa e al ritorno del culto blasfemo del dio-rospo (La nuova alba di Batramalek); e dopo secoli dal suo abbandono cammineremo con Zalyos e i suoi predoni tra le vie gelide, silenti e maledette dell’antica capitale di Iperborea, ignari di ciò che ci attende all’interno del palazzo reale  (Il custode di Beldane).
Tra maghi e guerrieri, re e negromanti, demoni sanguinari e déi antichi quanto l’universo, “Iperborea-Oscuri canti” si riallaccia alla tradizione della fantasia oscura dando vita a nuovi percorsi narrativi all’insegna dell’incubo e dell’immaginazione.

Autore

Dalla Guida ai narratori italiani del fantastico (Odoya, 2018):
“Nicola Lombardi è uno dei pionieri dell’horror contemporaneo made in Italy, tra i principali esponenti dell’horror psicologico nostrano.”

Nato a Ferrara nel 1965, esordisce nel 1989 con la raccolta Ombre – 17 racconti del terrore. Si lega poi al movimento letterario romano Neo Noir e pubblica racconti, articoli e traduzioni su riviste e antologie per diverse case editrici. Suoi sono i romanzi tratti dai film di Dario Argento Profondo Rosso e Suspiria per la Newton & Compton. Traduce per il mercato italiano lavori di Frank B. Long, Michael Moorcock, Seabury Quinn, Charlee Jacob, Jack Ketchum, Joe Lansdale e Edward Lee.
Altre sue raccolte di racconti: I racconti della piccola bottega degli orrori (2002), La fiera della paura (2004) e Striges (2005). I suoi romanzi: I Ragni Zingari (2010), con il quale nel 2013 vince il Premio Polidori, Madre nera (2013, ripubblicato nel 2019), La notte chiama (2015, con Luigi Boccia), La Cisterna (2015), con la cui versione in lingua inglese (The Tank) supera il primo ballottaggio nell’ambito del Premio Stoker 2017. Col racconto “Il bosco di Kardija” si aggiudica il primo premio alla II edizione del Concorso Thoth-Amon. Oltre a occuparsi della traduzione di fumetti horror cura le antologie Malombre per Dunwich Edizioni e Sangue selvaggio per Weird Book. Nel 2018 pubblica il saggio macabro-umoristico Non aprite quelle porte! (Delos Digital) e la novella Il letto rosso (Independent Legions Publishing).
È membro dell’Horror Writers Association, e diversi suoi lavori sono stati pubblicati in lingua inglese.
Il suo sito: www.nicolalombardi.com

sabato 15 dicembre 2018

Italian Sword&Sorcery. La via italiana all'heroic fantasy di Francesco La Manno



Dettagli

Titolo: Italian Sword&Sorcery. La via italiana all’heroic fantasy
Autore: Francesco La Manno
Curatore: Annarita Guarnieri
Illustratore: Andrea Piparo
Progetto grafico e impaginazione: Mala Spina
Editore: Italian Sword&Sorcery Books
Collana: Valusia n.1
Genere: saggi
Pagine: 220
Data di pubblicazione: 4 dicembre 2018
Prezzo: € 4,99
ISBN: 978-88-943230-6-1

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Sinossi

Italian Sword&Sorcery. La via italiana all’heroic fantasy è un saggio di Francesco La Manno, curato da Annarita Guarnieri, che ha l’obiettivo di delineare i confini dello sword and sorcery, particolare sottogenere del fantasy nato quasi un secolo or sono dalla penna di Robert E. Howard che ancora oggi continua ad appassionare i lettori di tutto il mondo.
Lo studio muove dall’analisi degli elementi costitutivi dello sword and sorcery, dalla disamina dei principali personaggi di heroic fantasy del Maestro di Cross Plains (Conan il Cimmero, Kull di Valusia, Solomon Kane, Bran Mak Morn e James Allison), da una ricognizione nei cicli dell’immaginario nero di Clark Ashton Smith (Hyperborea, Poseidonis, Averoigne e Zothique) e di Thongor di Lemuria di Lin Carter, dalla critica mordace al fenomeno commerciale del grimdark fantasy lanciato da George R.R. Martin e da Joe Abercrombie, per concludere con la presentazione della nuova fantasia eroica mediterranea e dei suoi alfieri.
Il volume contiene anche i saggi di Adriano Monti Buzzetti, Gianfranco de Turris, Mario Polia e Paolo Paron.

“Collaboro con Francesco da alcuni anni ed è una persona che stimo moltissimo, sia per l’estrema professionalità che impronta la sua attività editoriale – cosa rara in quest’epoca di editori improvvisati – sia per il suo talento di saggista e per il bagaglio culturale e il certosino lavoro di ricerca che sono alla base di ogni suo scritto. Per quanto già ne sapessi in materia, ho imparato molto leggendo i suoi saggi.”
Annarita Guarnieri

“Questo studio è preziosissimo per conoscere lo stato dell’arte dello sword and sorcery italiano e approfondire tantissimi temi (dalla mitologia minoica allo sciamanesimo, per dire), ma vi fornisce anche le recensioni su quasi tutti questi titoli, che potete usare per decidere i vostri acquisti.”
Mauro Longo

“La letteratura di genere italiana sta attraversando un periodo piuttosto fecondo. Questo saggio di Italian Sword&Sorcery è molto interessante e fornisce delle buone basi per approcciarsi al genere.”
Necrosword

Autore

36176230_667425263589027_2361942678033137664_nFrancesco La Manno (Casale Monferrato, 17 Aprile 1981) ha conseguito la laurea in giurisprudenza presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro di Alessandria. Svolge la professione di agente di commercio. Saggista, conferenziere e cultore di narrativa dell’immaginario; il suo campo di studi verte sull’analisi comparata delle opere di heroic fantasy mediante l’ausilio della mitologia, del folclore, della storia delle religioni, della simbologia e della storia. Nel 2014 crea Hyperborea sito di divulgazione specializzato nello sword and sorcery. Nel 2016 diventa socio ordinario della World SF Italia e cura la pubblicazione de “Gli Universi di Ailus – Heroic Fantasy Vol.1”, antologia di racconti e saggi di spada e stregoneria (edita da Ailus editrice), dove compare anche la sua short storyIl tempio di Premaliuk. Nel 2017, ha curato la pubblicazione di “Eroica”, antologia di racconti e apparati critici di fantasia eroica, (Watson edizioni), in cui è presente il suo saggio “Il contributo di Clark Ashton Smith allo sword and sorcery”. Nel 2017 ha costituito l’Associazione Culturale Italian Sword & Sorcery e ha fondato la casa editrice Italian Sword&Sorcery Books. Nel 2018, ha curato Pirro il distruttore, romanzo di heroic fantasy con ambientazione storica, scritto da Angelo Berti (edito da Italian Sword&Sorcery Books), Mediterranea  (edita da Italian Sword&Sorcery Books), antologia di racconti e saggi di fantasia eroica che hanno come tema principale i miti e le tradizioni dei territori bagnati Marenostrum, Le Cronache del Sole Mortale (edito da Italian Sword&Sorcery Books), romanzo di Alberto Henriet nel quale si traspone il mito del Minotauro in chiave sword and sorcery con elementi retrofuturistici e Byzantium (edito da Italian Sword&Sorcery Books)un’antologia di racconti heroic fantasy di Andrea Gualchierotti e Lorenzo Camerini che rivisita gli scenari dell’Impero bizantino. Nei predetti volumi sono presenti rispettivamente i seguenti apparati critici: Italian Sword&Sorcery, Il crepuscolo della stregoneria, Fantasia eroica mediterranea, Sword and sorcery minoico e Fantasia, avventura e orrore nell’Impero bizantino di Andrea Gualchierotti e Lorenzo Camerini. Sempre nel 2018 viene pubblicato Il leone di Macedonia su Delos Digital, saggio introduttivo di Alessandro Nero – I Canti di Efestione, romanzo di fantasia eroica mediterranea di Davide Camparsi avente come soggetto l’omonimo conquistatore. Su L’Intellettuale Dissidente cura una rubrica mensile in cui pubblica saggi dedicati all’heroic fantasy, alla fantasia eroica mediterranea, a Conan il Cimmero e all’immaginario. Su Dimensione Cosmica scrive contributi relativi allo sword and sorcery. Ha pubblicato con SolfanelliWatson edizioniDelos Digital,  Lost Tales (edita Letterelettriche) e Ailus editrice. E’ consulente della Commissione Contratti della World SF. E’ stato relatore all’Università Popolare di Torino, agli Stati Generali de L’Intellettuale Dissidente, all’Alecomics e al Casale Comics&Games. Oltre alle pubblicazioni tradizionali, su siti e blog specializzati sono apparsi oltre duecento suoi articoli, recensioni e saggi.

INDICE

Nota della Curatrice di Annarita Guarnieri
Introduzione di Adriano Monti Buzzetti
***
PER UNA FANTASIA EROICA “ITALIANA” di Gianfrianco de Turris
ITALIAN SWORD&SORCERY. LA VIA ITALIANA ALL’HEROIC FANTASY di Francesco La Manno
1 – L’OBIETTIVO DI ITALIAN SWORD&SORCERY
2 – GLI EROI TITANICI DI ROBERT E. HOWARD
3 – LA MEMORIA ANCESTRALE DI JAMES ALLISON
4 – CLARK ASHTON SMITH, L’IMPERATORE DEI SOGNI
5 – LA SAGA DI THONGOR DI LEMURIA
6 – LA NUOVA FANTASIA EROICA MEDITERRANEA
7 – IL GRIMDARK FANTASY
Bibliografia
L’Autore
***
SCIAMANESIMO IN BREVE di Mario Polia
SCIAMANESIMO, MAGIA E STREGONERIA, SOPRAVVIVENZE NELLA TRADIZIONE ORALE CONTADINA di Paolo Paron

mercoledì 31 ottobre 2018

Byzantium di Andrea Gualchierotti e Lorenzo Camerini

Dettagli

Titolo: Byzantium
Autore: Andrea Gualchierotti e Lorenzo Camerini
Copertina: Andrea Piparo
Curatore: Francesco La Manno
Editing: Francesco La Manno e Annarita Guarnieri
Grafica e impaginazione: Mala Spina
Editore: Italian Sword&Sorcery Books
Collana: Polifemo 4
Formato: digitale
Genere: sword and sorcery / fantasy storico / fantasia eroica mediterranea
Data di pubblicazione: 1 novembre 2018
Pagine: 164 circa
Prezzo: 4,99 euro
ISBN: 978-88-943230-4-7
Con i saggi di Adriano Monti Buzzetti e Francesco La Manno

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Sinossi

Byzantium è un compendio di racconti in sei parti, scritto da Lorenzo Camerini e AndreaGualchierotti.
L’opera, a cavallo tra novella storica di cappa e spada e avventura Sword&Sorcery, rivisita in chiave fantastica gli scenari dell’impero bizantino, a partire dai fasti di Costantinopoli fino alle metropoli del vicino Oriente, e unisce ad essi l’accuratezza della ricostruzione storica assieme al gusto per l’esotismo.
I primi tre racconti (I Sette Dormienti – Il trionfo del Magister Militum – Le folgori della vendetta) costituiscono un trittico ambientato nel VI secolo, durante il regno di Giustiniano.
Protagonista di queste avventure è Costante, una guardia imperiale (excubitor) caduta in disgrazia a causa di un intrigo architettato da astuti rivali; ramingo per le varie province dell’impero, ha come unici compagni il desiderio di vendetta e il silenzioso unno Taluk, che lo segue nella via dell’esilio. Lungo la via del suo sanguinoso riscatto, Costante incapperà più volte nel meraviglioso e nel terribile: affronterà una stirpe mostruosa che dorme sotto le dolci colline di Efeso, scoprirà i segreti della Menorah ebraica, e assisterà al ritorno dal passato di divinità dimenticate. E la sua vicenda, che si conclude alle soglie della guerra greco-gotica che investirà l’Italia di lì a poco, rimane aperta, quasi a prefigurare un ritorno del personaggio.
I due racconti successivi (La dèa di carne – I leopardi del deserto) cambiano radicalmente scenario, e hanno per sfondo l’epoca gloriosa di Basilio II, intorno all’anno 1000, in cui dopo secoli di difficoltà l’impero ha messo argine alle invasioni, e recuperato parte delle province orientali, tra cui la Siria. Proprio qui, in una Damasco cosmopolita e caotica, si aggira la coppia di gemelli Gordias e Cosmaladri persiani avvezzi all’avventura e al raggiro.
Ricercati a causa dell’ennesimo reato, i due fratelli sono costretti a dividersi: un errore fatale, che finisce per invischiare i due nella trama di misteriosi omicidi rituali che insanguina Damasco, e che ha le sue radici addirittura nell’avvento in Siria della sanguinaria dèa Khalì. Solo uno dei due fratelli – Gordias – sopravviverà all’incontro terribile con la divinità indù, senza sapere di stare così compiendo il primo passo sulla via che nel racconto seguente (I leopardi del deserto) lo vedrà combattere per le strade di Antiochia e sui monti sperduti dell’Armenia per il titolo di Maestro degli Assassini.
Il finale dell’opera (Il Palladio di Costantinopoli) è dedicato alla caduta della gloriosa capitale bizantina.
Nel maggio del 1453 le armate turche, spropositatamente grandi, sono sul punto di prendere la città, difesa ormai da milizie sempre più evanescenti e solo pochi sognano ancora una improbabile vittoria. Fra questi, il nobile veneziano Gualtiero Camerari, che riceve dallo stesso imperatore Costantino XI Paleologo il compito di recuperare l’unico oggetto che incarna l’ultima speranza di Bisanzio: il Palladio, la mitica statua di Atena. Sepolta ai tempi della fondazione di Costantinopoli proprio al centro dell’antico foro cittadino, la reliquia pagana ha garantito per secoli la salvezza della città, proprio come aveva fatto per Roma prima della sua caduta. Così, mentre tutto intorno la guerra divampa e i nemici sono prossimi a penetrare le difese bizantine, Gualtiero viene impegnato in una corsa folle per raggiungere il nascondiglio dove giace la statua della dèa, ed evitare l’incombente rovina. Ma un traditore è nascosto fra gli ultimi servi dell’imperatore, e come la storia insegna, il valore di Gualtiero non sarà sufficiente a salvare Costantinopoli dai Turchi; cosciente di non poter piegare il destino, il veneziano si unirà così all’imperatore in un ultimo combattimento che li consegnerà alla leggenda.
Il volume presenta anche i saggi di Adriano Monti Buzzetti e Francesco La Manno.

Autori

Lorenzo-CLorenzo Camerini ha 39 anni. Amante della storia e del fantastico fin dalla più tenera età, sogna e cresce con le grandi saghe della letteratura medievale. Dopo la laurea in storia, si trasferisce nella città di Vancouver (Canada), dove opera come insegnante di lingua italiana.


Andrea-GAndrea Gualchierotti ha 39 anni, e vive e lavora in provincia di Roma. Dopo gli studi classici e la laurea in sociologia, opera come collaboratore editoriale per diverse testate. Quando non scrive si dedica alla numismatica, ai viaggi e al mai dimenticato amore per i romanzi d’avventura.
Entrambi cultori appassionati dei grandi autori fantastici del ‘900 come R.E. Howard, Jack Vance e H.P. Lovecraft, amano introdurre nei loro lavori spunti tratti dalle tematiche dell’archeologia misteriosa e dalle leggende del mondo antico, inserendoli negli sgargianti scenari tipici dello Sword&Sorcery.
Il loro esordio avviene nel 2015 con il romanzo d’avventura Gli Eredi di Atlantide, per le edizioni Il Ciliegio nel quale viene narrata la drammatica vicenda del continente sommerso descritto da Platone, e le peripezie dei sopravvissuti alla catastroe.
Nel 2017 la saga prosegue con Le guerre delle Piramidi, che è insieme sia nuovo capitolo della storia che romanzo a sé.
Sempre insieme, i due autori hanno pubblicato diversi racconti a tema fantastico nelle antologie curate da Ailus Editrice (Heroic Fantasy vol.1, Vlad Tepes-la leggenda di Dracula) e Watson Edizioni (Eroica) e collaborano con l’associazione Italian Sword&Sorcery e la rivista Dimensione Cosmica.

Presentazione

Cos’è Byzantium?
Sei racconti di grande avventura, una manciata di polvere d’oro sparsa su un mantello porpora, e il ricettacolo di antiche magie.
Nato con lo scopo di ridare vita ai fasti della città di Costantino, il ciclo di Bisanzio scritto da Lorenzo Camerini e Andrea Gualchierotti per Italian Sword&Sorcery Books snoda le sue avventure su un sentiero lungo oltre mille anni.
Su questa strada, come in una girandola, si alternano i protagonisti tipici del Fantastico vecchia scuola: rinnegati in cerca di vendetta, ladri bramosi di bottino, ma anche eroi dai nobili ideali; sono Costante, guardia imperiale costretta all’esilio; Gordias di Damasco, avventuriero vagabondo, e infine Gualtiero, ultimo difensore delle mura assediate di Costantinopoli.
Ispirati al lavoro di autori storici come R.E. Howard e H.R. Haggard, i racconti di Byzantium sono veloci e sanguinose short stories dal sapore vintage, dove esotismo e mistero si uniscono allo sfondo storico della Seconda Roma, componendo un mosaico in cui spiccano spadaccini e demoni, nobili avvolti nel bisso e predoni orientali.
Ad aprire il volume, ambientati durante il regno di Giustianiano, sono i racconti dedicati alle traversie dell’excubitor Costante.
Soldato scelto dell’imperatore in perduti giorni di gloria, è ora un esiliato che vaga per regioni lontane, vittima dell’intrigo di ambiziosi colleghi. Nel corso delle sue avventure, che si intrecciano con gli avvenimenti storici della restaurazione imperiale giustinianea, trovano spazio le dimenticate leggende dell’antica Bisanzio, e lungo la strada dell’ambito riscatto Costante si troverà a fronteggiare stirpi infernali, creature angeliche e persino antichi dèi riemersi dal passato.
Ben diverso è lo scenario delle avventure di Gordias e di suo fratello Cosma, coppia di ladri persiani che si aggira per i vicoli ombrosi della Damasco a cavallo dell’anno 1000.
Qui ad avere spazio è il confine dell’impero, dove il nome di Bisanzio fronteggia quello dei grandi regni orientali, e sette e congreghe arcane spadroneggiano in scenari rubati a Le Mille e una Notte. Un mondo misterioso e cosmopolita, dove etnie e culti si fondono oltre l’inaspettato, e in cui anche la mano astuta di un ladro può rimanere impigliata in una trappola mortale.
A concludere l’opera, un racconto dedicato al grandioso e terribile assedio di Costantinopoli.
Nel 1453 la capitale dell’impero sta per cadere in mano alle armate turche, eppure un’ultima speranza brilla nel buio, affidata alle mani del nobile veneziano Gualtiero Camerari dallo stesso imperatore Costantino XI. Un segreto incredibile rimasto sepolto fin dalla fondazione della città, e che pure sembra riemergere proprio nella sua ultima ora…
Sei storie diverse quindi,  e tanti protagonisti, dai giorni gloriosi di Giustiniano fino al tramonto finale di Costantinopoli, avventure unite da fil rouge che è l’appartenenza a un impero perduto in cui dominano l’arcano e la magia: quella remota degli antichi dèi, quella oscura degli inferi, e quella senza nome delle terre dell’Est.
Il volume presenta anche i saggi di Adriano Monti Buzzetti e Francesco La Manno.

Indice

FANTASIA, AVVENTURA E ORRORE NELL’IMPERO BIZANTINO DI ANDREA GUALCHIEROTTI E LORENZO CAMERINI

di Francesco La Manno

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BYZANTIUM di Andrea Gualchierotti e Lorenzo Camerini

1 – I sette dormienti

2 – Il trionfo del Magister Militum

3 – Le folgori della vendetta

4 – La dea di carne

5 – I leopardi del deserto

6 – ll palladio di Costantinopoli

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BISANZIO, “POLMONE” ORIENTALE DELL’IMMAGINARIO MEDITERRANEO

di Adriano Monti Buzzetti


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