Dettagli
Titolo: Pirro il distruttore
Autore: Angelo Berti
Copertina: Francesco Saverio Ferrara
Curatore: Francesco La Manno
Editing: Annarita Guarnieri e Francesco La Manno
Grafica e impaginazione: Mala Spina
Editore: Italian Sword&Sorcery Books
Collana: Polifemo 1
Formato: digitale
Pagine: 220 circa
Prezzo: 4,99 euro
ISBN: 9788894323009
Con un saggio di Francesco La Manno.
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Sinossi
Pirro è la Cascata di Fuoco che distruggerà le genti.
Benvoluto dagli dei e temuto dagli uomini, imparerà le arti della guerra dai migliori della sua epoca.
Protetto dalla Goeteia e affiancato dalla misteriosa Lilitu, costruirà pezzo per pezzo il trono sul quale sedersi per governare il mondo.
Fino all’avversario più ostico.
Roma.
Benvoluto dagli dei e temuto dagli uomini, imparerà le arti della guerra dai migliori della sua epoca.
Protetto dalla Goeteia e affiancato dalla misteriosa Lilitu, costruirà pezzo per pezzo il trono sul quale sedersi per governare il mondo.
Fino all’avversario più ostico.
Roma.
Presentazione
Non c’è un’epoca sbagliata per nascere.
Non c’è un’epoca sbagliata per osare.
L’importante è volere.
E io voglio.
Voglio essere quello che conquisterà un mondo.
Voglio sedermi su un trono che comanderà su quel mondo. Anche solo per un giorno.
Anche solo per un attimo.
Ma significherà che l’ho fatto.
E questo, la storia non potrà cancellarlo.
La storia si ricorderà che se c’è stata un’epoca sbagliata per nascere era per i miei nemici. Perché in quella stessa epoca ero già nato io.
Non c’è un’epoca sbagliata per osare.
L’importante è volere.
E io voglio.
Voglio essere quello che conquisterà un mondo.
Voglio sedermi su un trono che comanderà su quel mondo. Anche solo per un giorno.
Anche solo per un attimo.
Ma significherà che l’ho fatto.
E questo, la storia non potrà cancellarlo.
La storia si ricorderà che se c’è stata un’epoca sbagliata per nascere era per i miei nemici. Perché in quella stessa epoca ero già nato io.
PIRRO IL DISTRUTTORE
Coloro che ci seguono sono a conoscenza del fatto che ormai da anni ci occupiamo di diffondere lo sword and sorcery mediante interviste, saggi, recensioni, articoli, racconti e romanzi. Hyperborea, il nostro sito web viene aggiornato quotidianamente e vede la partecipazione di importanti studiosi e scrittori, non solo italiani ma anche stranieri come Howard Andrew Jones e Seth Lindberg.
L’obiettivo che ci siamo prefissi è quello di proseguire il movimento letterario nato quasi un secolo or sono dalla penna di Robert E. Howard, antesignano dello sword and sorcery e ideatore di personaggi immortali come Conan il Cimmero, Kull di Valusia, Solomon Kane e James Allison, e da quella di Clark Ashton Smith, Henry Kuttner, C.L. Moore e Norvell W. Page, che ebbero grande successo sulle riviste pulp dell’epoca come Weird Tales e Unknown Worlds.
Occorre considerare che dopo la Seconda Guerra Mondiale c’è stata una battuta d’arresto a causa della chiusura di quelle riviste, ma tra gli anni ’60 e ’80 l’heroic fantasy è tornato in auge in America soprattutto grazie allo Swordsmen and Sorcerers’ Guild of America (SAGA), un’associazione di scrittori fondata da Lin Carter, Lyon Sprague de Camp e John Jakes, i quali volevano riportare alla luce questo genere letterario; dal 1973al 1981, sono state infatti pubblicate cinque antologie con la Ballantine Adult Fantasy.
Altre importanti antologie di sword and sorcery sono state pubblicate tra il 1977 e il 1979 da Andrew J. Offutt con il titolo di Swords Against Darkness (Zebra Books) e hanno visto partecipare autori del calibro di Poul Anderson, David Drake, Ramsey Campbell, Andre Norton e Manly Wade Wellman.
In questo periodo storico sono state pubblicate opere fondamentali come la saga di Kane, di Karl Edward Wagner; il ciclo di Elric di Melniboné, di Michael Moorcock; le Cronache di Ambra di Roger Zelazny e le storie di Imaro, di Charles Saunders (ancora inedite in Italia).
Dagli anni ’80 in avanti, lo sword and sorcery ha nuovamente perso terreno, dato che il grande pubblico ha cominciato a prediligere l’high fantasy. Nonostante ciò, alcuni scrittori hanno continuato a pubblicare libri di questo genere, ottenendo un grande successo. Tra essi spiccano David Gemmell con la saga dei Drenai, delle Sipstrassi, dei Rigante e quella sulla guerra di Troia; Harry Turtledove con i cicli di Videssos e Glenn Cook con The Black Company (mai tradotta in italiano).
Volgendo lo sguardo al nostro Paese, dobbiamo rilevare che vi è stato un movimento analogo a quello americano, che ha raggiunto l’interesse del pubblico per la qualità delle opere prodotte ed è riuscito anche a suscitare l’interesse dei critici d’oltreoceano. Si tratta dell’Italian SAGA, la cui prima apparizione risale al 1979, con la pubblicazione per Fanucci di Heroic Fantasy, un’antologia di racconti di sword and sorcery curata da Gianfranco de Turris, Sebastiano Fusco e Gianni Pilo in cui, accanto agli autori americani più famosi, apparivano le storie di Adalberto Cersosimo, Luigi de Pascalis, Massimo Pandolfi e Gianluigi Zuddas. A esse ne sono seguite altre che hanno visto la partecipazione tra gli scrittori di Franco Forte, Donato Altomare, Mariangela Cerrino, Enzo Conti, Adalberto Cersosimo, Tullio Bologna, Adolfo Morganti e tra i saggisti Giuseppe Lippi, Domenico Cammarota e Alex Voglino.
Questo movimento è andato scemando negli anni e oggi purtroppo le pubblicazioni di sword and sorcery latitano. Tra i pochi autori che continuano a scrivere libri di questo genere vi sono Andrzej Sapkowski con la sua saga di The Witcher, Howard Andrew Jones con The Chronicles of Sword and Sand e Ahmed Saladin con Il Trono della Luna Crescente. Mentre l’opera di divulgazione viene svolta da siti come Black Gate.
A ben vedere, sul mercato odierno dominano altri sottogeneri del fantasy come l’urban fantasy, lo young adult, il paranormal romance, l’high fantasy e, ultimamente, il grimdark fantasy. Attraendo il pubblico adulto, quest’ultimo è andato a sostituire lo sword and sorcery, senza tuttavia esserne all’altezza. Peraltro, non si può inoltre non evidenziare che spesso molteplici romanzi pubblicati sotto l’etichetta di fantasy storico in realtà non hanno alcun elemento fantastico e sono destinati solo a essere una mera operazione commerciale.
Ora, tenendo presente quanto dianzi affermato, la situazione non è rosea. Tuttavia crediamo fortemente che lo sword and sorcery non sia morto e che meriti maggiore attenzione da parte dei lettori, considerando che una preponderante fetta di essi non conosce nemmeno le principali opere, i più importanti autori e gli elementi distintivi del suddetto genere di speculative fiction.
La rivalutazione della fantasia eroica non può avvenire solo attraverso alcune sporadiche pubblicazioni, poiché esse non hanno la forza di modificare i gusti del grande pubblico e nemmeno di andare a toccare la sensibilità dei palati più raffinati. Proprio per questo abbiamo fondato l’Associazione Culturale Italian Sword&Sorcery, il cui obiettivo è quello di coinvolgere editori, scrittori, critici, giornalisti, intellettuali, illustratori e comunque gli appassionati del genere.
Da una costola di tale associazione è nata Italian Sword&Sorcery Books, etichetta digitale indipendente interamente volta alla pubblicazione di opere di sword and sorcery scritte da italiani. Al riguardo, non vogliamo limitarci a essere meri epigoni dei maestri che ci hanno preceduto, ma abbiamo in animo di continuare a percorrere questo sentiero cercando comunque di innovarlo, attraverso nuovi stili e contaminazioni.
In ogni volume di Italian Sword&Sorcery Books saranno presenti anche un’introduzione e un saggio finale che contribuiranno a chiarire meglio agli appassionati la natura e le caratteristiche del genere, fornendo spunti critici di approfondimento e di riflessione.
La collana Polifemo (che richiama l’omerico ciclope) comprenderà tutte quelle opere che possono definirsi di fantasia eroica mediterranea, genere letterario tanto caro a Donato Altomare, autore di classe sopraffina e presidente della World SF Italia. Con tale espressione si intendono tutti quei racconti e romanzi in cui i nostri eroi (o meglio antieroi), che si distinguono non per la loro possanza fisica ma per la loro astuzia, si troveranno ad affrontare in incredibili avventure intrise di mistero e magia perfidi negromanti, demoni infernali e mostri aberranti in un’ambientazione che richiama i miti, le tradizioni e i territori del mare Nostrum.
Angelo Berti è il primo ad aprire le danze. L’Autore ha già all’attivo molteplici pubblicazioni e da anni è diventato una figura di riferimento non solo del fantasy ma di tutta la narrativa dell’immaginario per la sua attività di divulgatore e di conferenziere. Oltre a ciò, è da sempre membro di Italian Sword&Sorcery e ha creduto in questo progetto sin dalla sua nascita.
Per quanto concerne Pirro il distruttore, si tratta di un romanzo con ambientazione storica in cui vengono narrate le gesta del condottiero Molosso in chiave sword and sorcery, con elementi ucronici e retrofuturistici.
Angelo ci conduce nel bel mezzo dell’età dei Diadochi, periodo di guerre in cui i generali di Alessandro Magno si combatterono per la spartizione del suo impero, ormai dissolto dopo la sua morte. In questo mondo antico e orientaleggiante non è il più forte a prevalere ma il più scaltro. Infatti non sono sufficienti poderosi eserciti e sagaci strateghi per vincere le guerre, dato che valgono di più i complotti orditi per spodestare sovrani e per conquistare i regni.
Qui emerge il protagonista, Pirro. Figlio di Eacide, re dell’Epiro, e di Ftia si troverà sin dalla nascita lontano dalle sue terre, esiliato per le continue lotte di potere e per le sedizioni di un popolo assai restio al dominio prolungato di uno stesso governante. La sua vita sarà caratterizzata da una continua presenza del soprannaturale che gli permetterà di salvarsi in più occasioni, ma lo vedrà diventare un burattino nelle mani degli dei.
Dotato di un’intelligenza e di un’ambizione sfrenata, il Molosso apprenderà a menadito l’arte della guerra e dell’intrigo, ma non solo. Verrà anche a conoscenza delle segrete tecnologie di Alessandro Magno. In tale circostanza si palesa l’elemento retrofuturistico, dal momento che questi strumenti bellici non sono mai stati utilizzati in quell’epoca storica. I temuti buoi lucani infatti non potranno essere messi a confronto con il dirompente impatto delle Macchine della Morte che, grazie alle loro lame rotanti, faranno a pezzi gran parte dell’esercito romano durante la battaglia di Eraclea.
Il soprannaturale giocherà un ruolo fondamentale nell’economia della storia, in quanto Pirro vedrà una presenza costante del divino e verrà istruito sin dalla giovane età nell’arte della stregoneria da Borea. Peraltro, a seguito del suo esilio forzato presso Tolomeo, gli verrà affiancata Lilitu, donna orientale bellissima, dotata di poteri occulti che da soli potranno modificare le sorti delle battaglie.
Ritengo che Pirro il distruttore sia uno dei migliori romanzi fantasy che abbia letto negli ultimi anni. La ragione di ciò è da attribuire al fatto che Angelo Berti non si limita solo a essere un maestro nel narrare vicende eroiche e nel caratterizzare i personaggi, ma si sforza (e ci riesce egregiamente) anche di creare qualcosa di assolutamente innovativo. In questo ebook infatti sono rintracciabili tutte le valenze tipiche dello sword and sorcery come l’avventura, il mistero, il combattimento, l’eroismo, le battaglie, la stregoneria, la mitologia, il folclore e l’erotismo, ma anche elementi che differenziano il genere come il retrofuturismo e l’ucronia, che in tale circostanza qualche critico non esiterebbe a definire sandalpunk.
Pertanto, ora, vi consiglio di mettervi comodi e di iniziare a leggere questo romanzo, lasciando ad Angelo Berti la possibilità di condurvi in un mondo arcano e affascinante.
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Autore
Angelo Berti è nato nel 1963 a Cortemaggiore, in provincia di Piacenza, vive a Ravenna.
Dopo gli inizi dedicati alla poesia, raggiunta una presunta maturità, si è dedicato alla narrativa Fantasy, pubblicando la saga di Jagalor.
A seguito di un romanzo storico ambientato nel 1943, Le Preghieredi una madre, ha pubblicato un altro Fantasy, Drow e la saga de I Figli della Geenna, due romanzi ad ambientazione Fantastorica, di cui il terzo e ultimo episodio è da pubblicare.
Dopo L’Isola del Ghiaccio, un romanzo Storico Mitologico di ambientazione Norrena, è tornato al Fantasy con Debito d’Onore, un Urban Fantasy ambientato in Emilia Romagna firmato con lo pseudonimo A.P.Hughes.
Invitato da Vincent Books a contribuire alla Collana Miskatonic, riservata ai migliori autori italiani di fantastico, ha pubblicato il racconto lungo Heterochromia, il suo primo Horror-Thriller.
Il suo nono romanzo, Nonaroth, pubblicato con Watson Edizioni è una ambiziosa fiaba Dark-Fantasy che sta riscuotendo molto interesse.
Pirro il Distruttore è il suo decimo romanzo.
Ha collaborato con il Blog True Fantasy, con la Locanda di Mastro Angelo, e ha diretto per un anno il blog Fantasy Planet.
Ultimamente collabora con Italian Sword & Sorcery e HFI – Heroic Fantasy Italia, con saggi e interviste ai più popolari autori di Fantastico nazionale e internazionale.
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RispondiEliminaHi great reading yourr blog
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