Dettagli
Titolo: Rus’
Autore: Fabio Andruccioli
Copertina: Andrea Piparo
Curatore: Francesco La Manno
Grafica e impaginazione: Mala Spina
Editore: Italian Sword&Sorcery Books
Collana: Adompha n.2
Formato: digitale
Genere: sword and sorcery / dark fantasy
Data di pubblicazione: 15 novembre 2019
Pagine: 150 circa
Prezzo: 3,50 euro in offerta
ISBN: 978-88-944696-1-5
Il volume contiene anche i seguenti apparati critici:
- “Eroismo e orrore nella Rus’” di Francesco La Manno.
- “La corte delle teste dorate” di Lorenzo Pennacchi.
Sinossi
Rus’ è un’antologia di dieci racconti, scritti da Fabio Andruccioli, dove la storia della Rus’ di Kiev fa da sfondo a vicende sword and sorcery dalle tinte dark e horror. Leitmotiv della raccolta è il progressivo avanzare della cristianità nelle regioni dominate dai Variaghi (o Rus’ secondo le fonti arabe) e l’inevitabile scontro con le divinità e le creature del folklore della tradizione slava. In ogni storia, i protagonisti si troveranno tra due fuochi: il nuovo corso proveniente da Costantinopoli e le ancestrali credenze tramandate davanti a un focolare nella pianura russa.
I dieci racconti in antologia sono ambientati lungo l’arco di vita della monarchia russa nata alla fine del decimo secolo sulle sponde fiume Dnepr, per lo stanziarsi di alcune popolazioni di origine svedese, dette Variaghi (dalle fonti bizantine) o Rus’ (da quelle arabe). I primi due racconti (Borevit e La settimana delle Rusalki) narrano proprio questo primo periodo di incontro tra le popolazioni slave, finniche e baltiche con le squadre di mercanti e mercenari. Ma oltre alle persone, i variaghi incontreranno anche la manifestazione di antiche divinità e di creature malvagie.
I racconti successivi vedono invece un’inversione di tendenza: il cristianesimo che si fa strada nella pianura russa, accompagnando le squadre di Rus’ nella ricerca di tributi e nella consolidazione del potere centrale di Kiev. Il morbo di Novgorod, Baba Jaga e La maschera del Pryp”Jat’ sono racconti che hanno proprio nel contrasto tra il vecchio e il nuovo il loro fulcro narrativo che, storicamente, porterà alla doppia fede della doeverie nei territori slavi e russi.
I tre racconti successivi narrano invece le vicende che avvengono durante il periodo di maggiore potenza della Rus’ di Kiev, cioè i regni dei principi Vladimir e Jaroslav, rispettivamente definiti “il Grande” e “il Saggio”: sullo sfondo delle vicende di fantasia eroica e orrorifiche, i rapporti di forza con Costantinopoli e la necessità di consolidare il potere temporale del Gran Principe con l’imposizione della nuova fede cristiana, che verrà a scontrarsi, nuovamente, con antichi rituali (La piaga del Podil), creature e templi sepolti (Il Labirinto) e oracoli di sventura (Le profezie de Likho) che coinvolgeranno anche la principessa bizantina Anna Porfirogenita.
Gli ultimi due racconti vedono già una Rus’ di Kiev in declino (Il giudice) e radicata geopoliticamente nell’europa medievale, per poi arrivare alla caduta inetivatibile per mano mongola (Alena).
L’opera, che può essere definita come un mix tra avventura sword&sorcery e un orrore weird, non vuole essere una perfetta ricostruzione storica di ciò che è stata la Rus’ di Kiev (anche perché le fonti storiche, soprattutto sulla sua fondazione, non sono così attendibili) ma un omaggio a quello che è il patrimonio folklorico dei paesi slavi e le sue creature, oltre alla particolare conformazione del pantheon slavo dell’epoca, ibridato dalla contaminazione della fede variaga di origine vichinga.
Autore
Fabio Andruccioli, classe 1985, è nato e cresciuto a Pesaro tra fumetti, libri, musica e giochi di ruolo. Laureato in Comunicazione e Pubblicità per le Organizzazioni, nella vita si occupa di webmarketing e passa il suo tempo tra il ruolo di padre, marito e musicista. Ma è dopo il tramonto, nel silenzio della città, che si trasforma in autore horror e fantascientifico. Tra le sue ultime uscite I Racconti della Stua, Lethal Books 2018, Il tramonto dei gufi, Delos Digital 2017, Prima del monsone, Delos Digital 2018. Collabora con i portali Ignoranza Eroica, Italian Sword&Sorcery, Heroic Fantasy Italia. È arrivato al primo posto al concorso letterario Thoth Amon (Italian Sword&Sorcery, 2019) e al Torneo Schiaffantasy (Ignoranza Eroica, 2018).
Italian Sword&Sorcery festeggia il suo compleanno con Fabio Andruccioli
Sono ormai trascorsi due anni dalla nascita di Italian Sword&Sorcery, l’unica associazione culturale in Italia che si occupi di riportare in auge la fantasia eroica. Possiamo affermare con orgoglio di aver mantenuto in questo arco di tempo una salda coerenza nel nostro progetto. Abbiamo infatti pubblicato nove ebook esclusivamente dedicati allo sword and sorcery e abbiamo permesso agli appassionati del genere di immergersi nuovamente nelle atmosfere dell’heroic fantasy, dopo decenni di assenza del genere dal mercato. Inoltre, abbiamo avviato una proficua collaborazione con varie testate giornalistiche online e cartacee che ci hanno permesso di diffondere la fantasia eroica anche in contesti prettamente mainstream, nei quali la narrativa dell’immaginario difficilmente trovava asilo fino a pochi anni fa.
Tra le varie attività culturali che abbiamo messo in piedi non può essere dimenticato il Concorso Thoth-Amon, prima e unica competizione artistica in Italia interamente rivolta allo sword and sorcery, che permette al vincitore di accedere alla pubblicazione con Italian Sword&Sorcery Books. Nella passata edizione è stato Fabio Andruccioli ad aggiudicarsi il primo posto con Borevit, racconto che ci ha lasciati a bocca aperta per qualità e originalità.
Vi chiedo perdono, ma vorrei ora concedermi una piccola digressione perché voglio spendere qualche parola su questo ragazzo.
Fabio Andruccioli ha seguito un lungo percorso per raggiungere i risultati odierni. Ha sempre tenuto a collaborare con noi, ma non ha avuto accesso alla nostra casa editrice al primo tentativo e ha dovuto superare non pochi ostacoli per ottenere quello che desiderava. L’Autore è stato scartato per ben due volte dal Thoth-Amon, ma non si è mai dato per vinto. Viceversa, ha espressamente chiesto molteplici consigli per migliorare la propria prosa e per studiare, e nel corso degli anni ha raggiunto un ottimo livello che gli ha permesso di prevalere su tutti i partecipanti alla competizione. Questo dimostra da parte sua un buon temperamento, una volontà d’acciaio e un’umiltà difficilmente riscontrabile in molti dei suoi colleghi che, pur essendo degli “illustri sconosciuti”, o peggio dei perfetti cialtroni e degli assoluti incapaci, si mettono in luce più per il proprio ego ipertrofico che le proprie reali qualità letterarie. Ma tant’è.
Tornando a noi, volendo portare avanti il filone di fantasia oscura della collana Adompha, inaugurata con Iperborea. Oscuri canti, del maestro dell’horror Nicola Lombardi, nella quale si effettua una commistione di weird ed heroic fantasy nel miglior stile delle opere di Clark Ashton Smith, abbiamo deciso di affidare proprio a Fabio Andruccioli l’arduo compito di scrivere un’antologia di racconti autoconclusivi ambientati nella Rus’ medievale, in cui in ogni storia compaiono protagonisti diversi e dove i fatti storici si fondono in un perfetto amalgama con l’orrore soprannaturale e con il fantastico.